Cari amici,
spero che questa mia vi trovi tutti in buona salute e con la voglia di godersi l’estate che si sta sempre più avvicinando.
La mia proposta per questo trimestre estivo è legata alla freschezza ed ho infatti scelto tre vini tra tutti quelli che vengono prodotti qui a Villa Calcinaia che abbiano questa qualità come denominatore comune.
Il primo vino che vi vorrei presentare è il Villa Calcinaia Rosato prodotto da uve di Canaiolo Nero, che Pier de Crescenzi (1805) definiva “bellissima uva da serbare” e che il Villifranchi (1773) indicava come compagno ideale del Sangiovese per la produzione del Chianti. Le uve per la produzione del Villa Calcinaia Rosato vengono raccolte manualmente dalla vigna di San Piero al Pino circa tre settimane prima della loro piena maturazione in modo da mantenere basso il tenore alcolico ed alto il livello di acidità. Dopo una soffice sgrondatura in pressa il mosto viene vinificato in vasche di acciaio inox. Vivace, brillante e rinfrescante, al naso profumi di arance rosse mature e di pompelmo con lievi sentori di erbe aromatiche. Al palato emergono frutti rossi ed agrumi accompagnati da un finale lungo e vibrante. Molto versatile e di facile abbinamento in cucina. Ottimo ad esempio con gli affettati in quanto poco tannico; questa bassa tannicità ben si combina con tutti i piatti a base di carne cruda come la tartara ed il carpaccio.
L’altera porpora,
Che in Monterappoli
Da’ neri grappoli
Sì bella spremesi;
E la maritino
Col dolce Mammolo,
Che colà imbottasi
Così recitava il Redi nel suo famoso poema “Bacco in Toscana” descrivendo il vitigno protagonista del secondo vino che oggi vi vorrei presentare: il Mammolo è un vitigno raro ed antico a bacca nera coltivato nell’Italia centrale. Da sempre presente al fianco del Sangiovese e del Canaiolo, il Mammolo è ancora sporadicamente diffuso nelle vecchie vigne toscane ed è stato parte integrante del tipico uvaggio dei migliori Nobile di Montepulciano sostituito recentemente purtroppo da altri vitigni alloctoni. Il nome deriverebbe dal caratteristico aroma di violetta tipico del vino che se ne ottiene. Colore rosso rubino, al naso troviamo sentori floreali di violetta; quando il caldo invita a ridurre le gradazioni alcoliche, il Mammolo può essere un’ottima alternativa ai bianchi e ai rosati di Toscana per la sua piacevolezza di beva. Vitigno generoso, produce vini con alte acidità ma con basso contenuto tannico, infatti il Villa Calcinaia Mammolo è di certo adatto agli abbinamenti con gli affettati ma anche ad esempio con le zuppe di pesce specie se leggermente piccanti.
Erano Francesco Valori, Piero Capponi, Braccio Martelli e parecchi altri cittadini
deputati a praticare col re e sendo in sul formare le composizioni, portarono al re una bozza dei capitoli, nei quali la città sarebbe convenuta; e non gli piacendo, lui dette un’altra bozza, secondo la quale voleva farsi lo accordo; dove sendo cose molto disoneste, Piero Capponi presala, animosissimamente la stracciò in presenza del re, soggiungendo che poi che e’ non voleva accordarsi, le cose si terminerebbero altrimenti, e che lui sonerebbe le trombe, e noi le campane;….
Finalmente doppo molti dibattiti, si fece conclusione con lui a dì…dicembre1494.
Così scriveva Francesco Guicciardini a proposito del famoso scontro tra il mio antenato Piero Capponi e il re di Francia Carlo VIII, episodio che è stato motivo ispiratore del terzo vino di oggi: il Villa Calcinaia Mauvais Chapon . Il nome infatti deriva da una simpatica appendice di questo famoso evento che ci viene raccontata da Jacopo Nardi nelle Historie Fiorentine: di come il re di Francia, dopo che Piero ebbe stracciato l’accordo e fosse in procinto di abbandonare la sala, lo richiamò e sorridendo l’apostrofò con la frase “Chapon, Chapon, vous etes un Mauvais Chapon”, giocando sul significato del cognome della nostra famiglia . La familiarità del re con Piero derivava dal fatto che il mio antenato era stato ambasciatore della Repubblica Fiorentina in Francia ed aveva avuto modo di frequentare il sovrano nell’esercizio delle sue funzioni di legato.
Il Villa Calcinaia Mauvais Chapon è un metodo classico millesimato il cui Sangiovese nasce sulle pendici del versante sinistro della Val di Greve tra le pieghe di vallecole particolarmente fredde. Le uve vengono raccolte a maturità aromatica di gioventù imberbe. Dalla pressatura dei grappoli interi si prende solo il mosto fiore, interrompendo ben al di qua della resa classica per la tipologia.
L’espressività aromatica e gustativa si incardinano sull’equilibrio, la complessità e la notevole vivacità del regime acido.
E’ compagno ideale per accompagnare a tutto pasto una cena con menu di pesce, dal sushi ai fritti misti o pesci dalle carni grasse. Si esalta con il pesce alla griglia, andando a contrastare le note a volte leggermente amaricanti della cottura a fuoco vivo. Approfitto per rinnovare ancora i miei saluti e vi aspetto
presto a Villa Calcinaia!
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